Categoria: Consigli

Il gatto e la visita dal veterinario: come renderla facile

 

5 consigli per rendere la visita dal veterinario del tuo gatto facile e tranquilla

 

 

  1. Partiamo al meglio: chiedi un appuntamento quando non sei di fretta e non hai altri impegni. Questo ti permetterà di affrontare la visita del tuo gatto con uno stato di tranquillità
  2. Relax: cerca di mantenere la calma e la serenità. Il tuo gatto percepisce tutti i tuoi stati d’animo; le tue emozioni negative sono contagiose.
  3. Trasportino: il gatto deve conoscere il trasportino come un luogo sicuro e confortevole. Lascialo sempre a disposizione in casa. Aperto, con una morbida copertina, in un luogo tranquillo. Occasionalmente puoi mettervi all’interno dei premietti ambiti o dei giochini. Se il gatto arriva in ambulatorio già stressato dal trasporto, tutto diventa più difficile. Tra i trasportini, noi preferiamo quelli a doppio guscio in plastica, scoperchiabili, con un’apertura frontale e una superiore. Sconsigliamo i trasportini in tessuto o quelli non scoperchiabili.
  4. Abituare il gatto alle manipolazioni: sarebbe utile se, fin da piccolo, il gattino fosse abituato ad essere toccato sulle orecchie, sulle zampe e sul muso. Ogni tanto puoi simulare un’ispezione del corpo, sempre in maniera delicata e tranquilla. Magari premiando il tuo gatto, alla fine, con un cucchiaino di umido. Questo permetterà al gatto di conoscere le stesse manipolazioni che dovremo poi fare noi in visita. Ecco che la visita dal veterinario del tuo gatto diventerà qualcosa di conosciuto e di conseguenza più facile da affrontare.
  5. Chiedi aiuto: se pensi di non riuscire a gestire il tuo gatto durante la visita chiedici aiuto. Al momento della prenotazione fallo presente, in questo modo, noi veterinari, potremo organizzarci per essere in due al momento della visita. Inoltre nei casi più difficili potremo optare per aiuti nutraceutici o farmacologici. Per alcuni animali potrebbe essere necessaria anche una lieve sedazione, eseguita in ambulatorio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Leishmaniosi del cane

Conoscere la leishmaniosi del cane per poter difendere il tuo animale

 

 

Cosa è?

La leishmania è un protozoo che causa una grave malattia nel cane e nell’uomo.

Come si trasmette?

Il protozoo viene trasmesso dalla puntura del flebotomo (o pappatacio). Questa piccola zanzarina si trova al centro-sud Italia e, complice il cambiamento climatico, anche in molte zone del nord Italia. L’insetto è attivo soprattutto alla sera; pungendo un cane con leishmania si riempie di questi piccoli protozoi. Al successivo pasto di sangue, il flebotomo inietta nel cane sano la leishmania che inizia quindi il suo decorso.

Quali sintomi causa?

La leishmaniosi del cane può rimanere invisibile per diverso tempo dopo l’infezione. Lavora nell’ombra e quando si iniziano a vedere i sintomi la leishmania si è già sviluppata per bene. Purtroppo, i primi sintomi non sono facili da identificare perchè generici. Il cane mangia poco, dimagrisce, appare stanco. In seguito, compaiono sintomi cutanei (forfora, perdita di pelo), i linfonodi aumentano di dimensioni e compaiono problemi renali.

Nei casi più gravi il cane può morire.

Come si cura?

La terapia è molto lunga e difficile. Spesso il cane non elimina definitivamente la leishmania

Come si può difendere il nostro cane?

  1. Ridurre la possibilità che i flebotomi pungano il nostro cane usando un antiparassitario repellente per i pappataci
  2. Effettuare periodicamente (annualmente) un test diagnostico per individuare precocemente la leishmania (specialmente in quei cani che vanno in vacanza con i proprietari)
  3. Eseguire il vaccino per leishmania (solo se il cane è risultato negativo al test)

 

Contattaci per chiederci informazioni o prenota la visita e il test per il tuo cane online.

Le vaccinazioni del gatto

I vaccini del gatto sono obbligatori?

I vaccini del gatto sono obbligatori?

No, l’unico vaccino obbligatorio per il gatto è il vaccino della rabbia solo per chi viaggia all’estero. I vaccini che vengono normalmente eseguiti si chiamano vaccini core e servono per prevenire alcune patologie del gatto.

useful reference

Per cosa si vaccina?

Per cosa si vaccina?

-Herpesvirus: infezione respiratoria, congiuntiviti e stomatiti croniche. Trasmissione per contatto diretto con gatti infetti o portatori; o per contatto indiretto con superfici contaminate dalle loro secrezioni

-Calicivirus: infezione respiratoria, congiuntiviti e stomatiti croniche. Trasmissione per contatto diretto con gatti infetti o portatori; o per contatto indiretto con superfici contaminate dalle loro secrezioni

-Panleucopenia: vomito e diarrea gravi con febbre. Spesso letale (90-95 % dei casi). La trasmissione avviene per contatto diretto con gatti infetti ma, dato il lungo periodo di sopravvivenza ambientale, più frequentemente l’infezione avviene per contatto con virus presenti nel materiale organico disperso nell’ambiente

-Felv: immunosoppressione, anemia e linfoma. Porta morte nel 35% dei casi. La trasmissione avviene attraverso i contatti sociali od il grooming, ma può avvenire anche attraverso le ferite da morso

Quando iniziare le vaccinazioni?

Quando iniziare le vaccinazioni?

Il primo vaccino si effettua all’età di 8 settimane. Si prosegue richiamandolo ogni 3-4 settimane fino all’età di 16 settimane. Questo perché nelle prime settimane sono elevati, nel sangue del cucciolo, gli anticorpi materni trasmessi col latte; essi rendono meno efficace il vaccino, scompaiono gradualmente fino ad essere assenti intorno alle 16 settimane.

Il vaccino per la FELV viene fatto solo a gatti negativi e che condurranno una vita a rischio (possibile contatto con altri gatti). Verranno fatte due iniezioni a 8 e a 12 settimane.

Come si prosegue?

Come si prosegue?

Il primo richiamo va eseguito a 1 anno di distanza e successivamente ogni due anni. Per i gatti a rischio (gatti che escono e che entrano in contatto con altri gatti, o gruppi di gatti) il vaccino va richiamato ogni anno. Il vaccino per la FELV va richiamato annualmente.

Quali effetti collaterali possono avere i vaccini?

Quali effetti collaterali possono avere i vaccini?

Come tutti i farmaci anche i vaccini possono avere effetti collaterali. Tra i più comuni ci sono fastidio e prurito nel punto di inoculo, il gatto può manifestare febbre e debolezza nelle 24-48 ore successive. In rari casi ci possono essere reazioni anafilattiche al vaccino, queste compaiono solitamente poco dopo l’iniezione. Il veterinario può quindi prontamente agire bloccando la reazione anafilattica

Cosa è meglio fare?

Cosa è meglio fare?

Dal momento che i rischi di effetti collaterali gravi del vaccino sono minimi rispetto ai rischi legati alle malattie, il consiglio è sempre di vaccinare il gatto!

Per cosa e perchè si vaccina il cane

Scopriamo insieme per cosa si vaccina il cane e perché sia importante vaccinarlo

Le vaccinazioni del cane sono obbligatorie?

L’unico vaccino obbligatorio è quello della rabbia, ed è obbligatorio solo per chi viaggia all’estero. Gli altri vaccini che vengono eseguiti (i cosiddetti vaccini core), non sono obbligatori per legge, ma sono indispensabili per la salute del cane. Vediamo perché.

Quali sono le malattie per cui si vaccina il cane?

-Cimurro: sintomi respiratori, gastro-enterici e neurologici gravi. Mortalità dell’80%. Si trasmette per contatto diretto con l’animale infetto

-Parvovirosi: gravi gastro-enteriti. Mortalità del 60%. Attraverso le feci, vomito, saliva e urine di animali infetti, materiali e abiti contaminati, lo stesso pelo contaminato, dell’animale eliminatore puo’ veicolare il virus

-Adenovirus: epatite o laringotracheite. Può causare la morte nelle forme iparacute. La trasmissione avviene per contatto diretto, attraverso la saliva, feci o urine

-Parainfluenza: infezione respiratoria. Il virus si trasmette attraverso il contatto con cani infetti, con le loro ciotole e cucce, nonché mediante tosse e starnuti.

-Leptospirosi: batterio che causa gravi danni a fegato e reni. Si trasmette per contatto diretto con urina o sangue infetti (topi e ratti possono diffondere il batterio con le urine). Si trasmette anche all’uomo!

A che età si inizia il protocollo di vaccini?

Il primo vaccino si effettua all’età di 6-8 settimane. Si prosegue richiamandolo ogni 3-4 settimane fino all’età di 16 settimane. Questo perché nelle prime settimane sono elevati, nel sangue del cucciolo, gli anticorpi materni trasmessi col latte; essi rendono meno efficace il vaccino, scompaiono gradualmente fino ad essere assenti intorno alle 16 settimane.

Come si prosegue?

Il vaccino va richiamato annualmente

Quali effetti collaterali possono avere i vaccini?

Come tutti i farmaci anche i vaccini possono avere effetti collaterali. Tra i più comuni ci sono fastidio e prurito nel punto di inoculo, il cane può manifestare febbre e debolezza nelle 24-48 ore successive. In rari casi ci possono essere reazioni anafilattiche al vaccino, queste compaiono solitamente poco dopo l’iniezione. Il veterinario può quindi prontamente agire bloccando la reazione anafilattica

Cosa è meglio fare?

Dal momento che i rischi di effetti collaterali gravi del vaccino sono minimi rispetto ai rischi legati alle malattie, il consiglio è sempre di vaccinare il cane!

Il cane non deve uscire fino ala fine dei vaccini?

Su questo argomento ci sono diverse scuole di pensiero. La nostra idea si fonda sulle competenze acquisite, in particolare con la specializzazione in Medicina del Comportamento della Dottoressa Greco Sara. L’isolamento sociale del cucciolo fino alle 16 settimane di vita può avere gravi ripercussioni comportamentali. I consigli sono quindi i seguenti:

-Evitare aree cani

-Evitare luoghi molto frequentati da cani

-Effettuare esperienze di socializzazione ambientale e con l’essere umano

-Svolgere incontri con cani sani e vaccinati

Esistono diversi percorsi pensati per i cuccioli proprio per effettuare incontri con cani sani ed equilibrati, svolgere esperienze guidate che aiutino il cucciolo a maturare. Noi proponiamo un primo incontro col nostro Medico Veterinario esperto in comportamento.

La creazione del nostro blog

Abbiamo deciso di lanciarci in questa nuova avventura: la creazione del nostro blog!

Perchè?

Spesso, durante le visite, ci capita di dare le stesse risposte a proprietari diversi. Quale metodo migliore di un blog per rendere queste risposte disponibili sempre?

Di cosa parleremo?

Il tema sarà la salute a 360° di cane, gatto, coniglio e animali no convenzionali. 

Quali argomenti saranno trattati?

Le tematiche saranno varie e cercheremo di mantenere i contenuti sempre aggiornati in base alle novità scientifiche.

Varieremo tra problematiche di salute che affrontiamo tutti i giorni, problemi cliniche comuni (“il mio cane ha la diarrea cosa faccio?” , “come si tagliano le unghie al gatto?”, ecc.), dificcoltà gestionali e relazionali, approfondimenti scientifici, ecc.

Vi manterremo sempre informati su servizi e novità che riguardano la nostra struttura, i servizi e lo staff.

Vogliamo che questo spazio sia dedicato a voi proprietari e ai vostri animali. Se avete dubbi o volete proporre degli argomenti contattataci o prenota un visita!

Scrivere un blog che sia utile e allo stesso tempo scientificamente valido non è impresa semplice ma faremo del nostro meglio. Ricordate che la lettura di un articolo non può e non deve sostituire un confronto diretto con un Medico Veterinario e una visita. Ogni animale e ogni famiglia sono soggetti unici e richiedono un’attenzione ed un percorso personalizzati.