Categoria: Medicina integrata

Invecchiare con cura: perché la visita geriatrica è importante

L’aumento della vita media dei nostri animali da compagnia è uno dei grandi successi della medicina veterinaria moderna.

Una migliore alimentazione, la prevenzione delle malattie e l’attenzione crescente delle famiglie hanno permesso a cani, gatti e persino piccoli animali non convenzionali di vivere più a lungo e in salute.
Ma con l’età che avanza, aumentano anche i bisogni specifici: il corpo cambia, i ritmi si modificano e il rischio di patologie croniche cresce.

È proprio qui che entra in gioco la visita geriatrica veterinaria.

Ma che cos’è una visita geriatrica?

La visita geriatrica non è una “semplice visita di controllo”, ma un momento dedicato ad approfondire lo stato di salute di un animale anziano.

Comprende:

  • un esame clinico accurato;

  • l’analisi del peso e della condizione corporea;

  • la valutazione di denti, occhi, articolazioni e apparato cardiocircolatorio;

  • esami di laboratorio (sangue, urine, eventualmente imaging) per intercettare precocemente malattie silenziose.

In questo modo è possibile individuare i primi segni di invecchiamento patologico, che spesso passano inosservati a casa, e intervenire tempestivamente.

Perché è così importante?

Molte malattie dell’età avanzata — come insufficienza renale, diabete, problemi cardiaci, disturbi cognitivi o artrosi — hanno un decorso lento e inizialmente poco evidente.

La visita geriatrica permette di:

  • diagnosticare precocemente, aumentando le possibilità di efficacia dei trattamenti;

  • personalizzare la dieta e lo stile di vita, adattandoli ai nuovi bisogni dell’animale;

  • prevenire sofferenze inutili, migliorando la qualità della vita quotidiana;

  • accompagnare la famiglia attraverso consigli pratici su gestione, attività fisica e arricchimento ambientale.

 

La forza dell’ approccio integrato: quando natura e scienza si incontrano

 

La geriatria veterinaria non si limita a controlli e farmaci. Oggi disponiamo di strumenti complementari che, se usati in sinergia con la medicina tradizionale, possono offrire un sostegno concreto agli animali anziani. Alcuni esempi:

  • Fitoterapia e integratori naturali: piante e sostanze naturali con azione antiossidante, epatoprotettiva o di supporto articolare possono aiutare a rallentare i processi degenerativi e ridurre l’infiammazione;

  • Agopuntura: tecnica della medicina tradizionale cinese, oggi riconosciuta e applicata anche in veterinaria, che si è dimostrata utile soprattutto per migliorare la mobilità in caso di artrosi, alleviare il dolore cronico e favorire il benessere generale;

  • Alimentazione mirata: una dieta personalizzata, che tenga conto non solo delle esigenze cliniche ma anche della digeribilità e del supporto nutrizionale specifico, può fare una grande differenza.

Questi strumenti non sostituiscono le terapie convenzionali, ma possono diventare un valido alleato per aumentare la qualità di vita, ridurre il dosaggio di alcuni farmaci e accompagnare il processo di invecchiamento con maggiore delicatezza.

Quando iniziare?

Ogni specie e razza ha tempi di invecchiamento diversi. In generale:

  • i cani di taglia grande sono considerati anziani già dai 6-7 anni,

  • i cani di piccola taglia e i gatti intorno ai 9-10 anni,

  • piccoli mammiferi e uccelli possono avere curve di longevità molto variabili.

Il veterinario di fiducia saprà indicare quando programmare la prima visita geriatrica e con quale frequenza ripeterla (di solito ogni 6-12 mesi in base alla singola situazione).

Invecchiare non significa ammalarsi

Accettare che il nostro compagno stia invecchiando non è sempre facile. Tuttavia, l’invecchiamento può essere un processo armonioso, se accompagnato con rispetto e consapevolezza.
La visita geriatrica, unita a un approccio integrato che comprende alimentazione, medicina tradizionale e terapie complementari come l’agopuntura e la fitoterapia, rappresenta la chiave per mantenere alta la qualità di vita anche negli anni più maturi.

Prendersi cura di un animale anziano significa riconoscere il valore del tempo condiviso e accompagnarlo con delicatezza in una fase in cui l’amore, l’ascolto e la presenza diventano la medicina più potente di tutte.

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Omega-3: un aiuto prezioso, non una bacchetta magica

Negli ultimi anni si sente spesso parlare di omega-3 come integratori “miracolosi” sia per l’uomo che per gli animali. In realtà, si tratta di nutrienti fondamentali, ma il loro ruolo va compreso e contestualizzato, senza aspettarsi risultati immediati o risolutivi in ogni situazione.

Cosa sono gli omega-3?

Gli omega-3 sono acidi grassi polinsaturi essenziali: l’organismo non è in grado di produrli da solo e deve assumerli attraverso l’alimentazione.

Le fonti principali sono:

  • Pesce e olio di pesce (ricchi in EPA e DHA, i più biodisponibili per cani e gatti), contribuiscono al normale funzionamento del cuore.

  • Alghe (alternativa vegetale ricca di DHA, contribuisce al mantenimento della normale funzione cerebrale), utile anche per animali con allergie.

  • Semi e oli vegetali (come lino e canapa, che contengono ALA, convertito solo parzialmente in EPA e DHA). L’ALA svolge una funzione antiossidante.

I benefici documentati

In medicina veterinaria gli omega-3 sono utilizzati come supporto in diverse condizioni:

  • Salute della pelle e del pelo, in caso di dermatiti allergiche o secchezza cutanea.

  • Benessere articolare, grazie alla loro azione antinfiammatoria nelle patologie croniche come l’artrosi.

  • Sostegno renale, specialmente nei gatti con insufficienza renale cronica.

  • Apparato cardiaco, per il loro ruolo nel supportare la funzionalità cardiaca in alcune patologie.

Omega-3 e omega-6: un equilibrio da rispettare

Gli omega-3 non sono gli unici acidi grassi importanti: anche gli omega-6 svolgono ruoli fondamentali nell’organismo. Il segreto sta nel trovare un equilibrio tra i due, perché entrambi sono necessari, ma devono lavorare insieme in modo armonioso. Un eccesso di omega-6 rispetto agli omega-3 può favorire infiammazione, mentre un giusto equilibrio aiuta a sostenere il benessere generale e salute dell’animale.

Non aspettarti miracoli!

Gli omega-3 sono utili, ma non fanno magie. È bene ricordare che:

  • Non sostituiscono le cure veterinarie.

  • Se la dieta del tuo animale non è equilibrata, gli omega 3 da soli non possono sopperire ad altre carenze.
  • I benefici arrivano nel tempo: servono settimane o mesi per vederne gli effetti.

  • Non tutti gli integratori sono uguali: qualità e dosaggio devono essere scelti dal veterinario.

  • Possono essere utili se inseriti in un’integrazione completa all’interno di un piano terapeutico
  • Un’assunzione eccessiva può causare effetti collaterali, come effetti avversi gastrointestinali, effetti negativi sulla guarigione delle ferite,  potenziale eccesso di nutrienti ed esposizione a tossine, alterazione della funzione immunitaria, effetti sul controllo glicemico e sulla sensibilità all’insulina e interazioni tra nutrienti e farmaci, come ci indica questa fonte scientifica.

Conclusione

Gli omega-3 sono davvero un alleato prezioso per la salute dei nostri animali, ma il loro utilizzo deve essere guidato, consapevole e calibrato sul singolo paziente. Non una bacchetta magica, ma uno strumento in più nelle mani del veterinario e del proprietario attento al benessere del proprio compagno di vita.

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Dermatite: un sintomo, tante possibili cause

Chi vive con un cane o un gatto lo sa: vederlo grattarsi in modo ossessivo, agitarsi per il fastidio e perdere pelo è preoccupante.

Una pelle che si irrita, un prurito che non dà tregua sono segnali che spesso ci raccontano un disagio più profondo. Basta osservare con attenzione per capire che qualcosa, nel corpo o nell’anima del nostro animale, sta chiedendo aiuto.

Spesso, dietro questi segnali, si nasconde una condizione tanto comune quanto complessa nei nostri amici cani e gatti: la dermatite.

Ma che cos’è davvero?

La dermatite è un’infiammazione della pelle, che può manifestarsi con prurito, arrossamenti, croste, perdita di pelo, desquamazione e/o cattivo odore.

Ma attenzione: la dermatite non è una diagnosi in sé, bensì un sintomo che può avere numerose origini. Individuarne la causa è fondamentale per poter intervenire in modo efficace.

 

 Dermatite sul muso di un gatto

Quali sono le principali cause di dermatite nei cani e nei gatti?

Vediamo insieme le più frequenti:

🔹Allergia ambientale (atopia): polline, acari della polvere, muffe e altri allergeni possono scatenare una reazione immunitaria e provocare dermatite atopica.

🔹Allergia alimentare: alcuni cani sviluppano intolleranze o vere e proprie allergie a ingredienti presenti nella dieta (proteine animali specifiche, cereali, additivi).

🔹Dermatite da contatto: il contatto con determinate sostanze (es. detergenti, diserbanti, materiali sintetici) può causare infiammazione cutanea.

🔹Parassiti

  • Pulci: la dermatite allergica da pulce (DAP) è una delle forme più comuni. Anche una sola puntura può scatenare una reazione intensa.
  • Acari (rogna sarcoptica o demodettica): causano forme specifiche di dermatite, spesso accompagnate da prurito intenso e/o perdita di pelo localizzata.
  • Pidocchi e altri ectoparassiti: meno frequenti, ma possibili.

🔹Infezioni

  • Batteriche: spesso secondarie a una lesione o a un grattamento prolungato. La piodermite può peggiorare il quadro clinico.
  • Fungine (es. malassezia, dermatofiti): causano arrossamenti, seborrea, prurito e odore sgradevole.

🔹Problemi ormonali, metabolici, immunitari: ipotiroidismo, sindrome di Cushing, disfunzioni ormonali e malattie autoimmuni possono riflettersi sulla salute della pelle e del pelo, rendendo l’animale più soggetto a infezioni e infiammazioni cutanee.

🔹Stress, ansia o noia: anche il benessere emotivo ha un impatto diretto sulla salute della pelle: prolungati stati di stress, noia o ansia possono portare a comportamenti di leccamento eccessivo o grattamento compulsivo, con conseguente irritazione e infiammazione della pelle.

 

                                                         Dermatite sul muso e sotto il collo di un cane

Come si riconosce la dermatite?

I sintomi più comuni includono:

  • Prurito persistente
  • Rossore e infiammazione
  • Zone di alopecia (perdita di pelo)
  • Croste o escoriazioni
  • Pelle ispessita o desquamata

Poiché le cause sono molteplici, solo una valutazione veterinaria può stabilire l’origine del problema.

Dermatite in fase di guarigione sul ventre di un cane

Diagnosi e trattamento

La diagnosi si basa su una visita clinica accurata, supportata da:

  • Esami cutanei (raschiati, citologie, test per funghi o batteri)
  • Test allergologici
  • Dieta ad esclusione in caso di sospetta allergia alimentare
  • Analisi del sangue e test ormonali

Una volta individuata la causa, il trattamento può prevedere:

  • Farmaci convenzionali (antiparassitari, antifungini, antibiotici, antinfiammatori)
  • Cambiamenti nella dieta
  • Prodotti dermatologici per uso topico

Ma a fianco dell’approccio tradizionale, oggi sempre più proprietari scelgono di affiancare una gestione integrata e naturale, per sostenere la salute del cane in modo più completo e duraturo.

 

Approccio integrato alla dermatite: cosa significa?

L’approccio integrato permette di considerare il paziente nella sua totalità, valutando non solo il sintomo ma lo stato di benessere generale.

Solamente partendo da una visione a 360 gradi dello stato di salute dell’animale (anche emotivo) è possibile risolvere la causa del problema, prevenendo le recidive.

Come prevenire dunque la dermatite?

  • Se lavi il cane o il gatto a casa, utilizza shampoo delicati e specifici, evitando lavaggi troppo frequenti e prodotti aggressivi.
  • Offri un’alimentazione equilibrata e bilanciata, ricca di acidi grassi essenziali (omega-3 e omega-6).
  • Proteggi il tuo cane e il tuo gatto dai parassiti con prodotti mirati e sicuri, prescritti dal veterinario.
  • Cura il loro equilibrio psico-emotivo: il benessere mentale si riflette anche sulla salute della cute.

Conclusione

La dermatite è un campanello d’allarme che ci parla del malessere di un organismo. Ascoltarla e interpretarla correttamente è il primo passo per aiutare i nostri amici cani e gatti a stare meglio nel loro equilibrio generale.

Un approccio diagnostico preciso, unito a una visione integrata e personalizzata, può fare davvero la differenza, soprattutto nei casi cronici o recidivanti.

Se il tuo cane o il tuo gatto soffrono di problemi cutanei ricorrenti, ti consigliamo di prenotare una visita: possiamo valutare insieme il percorso più adatto con il supporto di figure esperte in alimentazione e medicina integrata.

Scopri di più su come proteggere il tuo cane e il tuo gatto dai parassiti esterni nel nostro articolo

Agopuntura per animali (2° parte)

Nel primo articolo abbiamo affrontato, in maniera generica, le medicine alternative e in particolare l’agopuntura per animali da compagnia. In questo articolo approfondiamo il discorso, rispondendo alle domande più comuni dei proprietari.

Cos’è l’agopuntura veterinaria?

L’agopuntura veterinaria è una pratica terapeutica che deriva dalla medicina tradizionale cinese e che consiste nell’inserimento di aghi sottili e sterili in specifici punti del corpo dell’animale. Questi punti, chiamati agopunti, sono collegati a meridiani energetici che influenzano il flusso di energia nel corpo.

Quali sono i benefici dell’agopuntura veterinaria?

L’agopuntura veterinaria può essere utilizzata per trattare una varietà di condizioni in animali di tutte le specie, tra cui:

  • Dolore acuto e cronico
  • Problemi muscolo-scheletrici (artrite, displasia, zoppia). L’agopuntura può aiutare a migliorare la flessibilità e la forza muscolare, prevenendo rigidità e contratture. Può aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare la funzionalità articolare, prevenendo l’artrite e altri disturbi articolari.
  • Problemi neurologici (convulsioni, paralisi)
  • Problemi dermatologici: l’agopuntura può aiutare a ridurre l’infiammazione e il prurito, prevenendo allergie e dermatiti.
  • Problemi gastrointestinali (vomito, diarrea). L’agopuntura può aiutare a migliorare la digestione e l’assorbimento dei nutrienti, prevenendo stitichezza, diarrea e altri disturbi digestivi.
  • Problemi respiratori: l’agopuntura può aiutare a migliorare la funzionalità respiratoria, prevenendo asma, bronchite e altre patologie respiratorie.
  • Ansia e stress: l’agopuntura può aiutare a ridurre l’ansia e lo stress, prevenendo i disturbi comportamentali che ne possono derivare.

L’agopuntura è sicura per gli animali?

L’agopuntura è una pratica molto sicura quando viene eseguita da un veterinario certificato. Gli aghi utilizzati sono sottili e sterili e la maggior parte degli animali li tollera molto bene.

Quali sono i possibili effetti collaterali dell’agopuntura veterinaria?

I possibili effetti collaterali dell’agopuntura veterinaria sono generalmente lievi e transitori, e possono includere:

  • Leggero dolore o sanguinamento nel punto di inserimento dell’ago
  • Sonnolenza
  • Aumento dell’appetito

Quante sedute di agopuntura sono necessarie?

Il numero di sedute di agopuntura necessarie varia a seconda della condizione da trattare e della gravità dei sintomi. In generale, sono necessarie da 4 a 12 sedute per ottenere un risultato terapeutico. Sono disponibili dei pacchetti risparmio che prevedono a costi agevolati un numero variabile di sedute, contattaci per avere maggiori informazioni.

Come funziona scientificamente l’agopuntura?

Il funzionamento dell’agopuntura non è del tutto chiaro. Tuttavia, ci sono prove che l’agopuntura può avere effetti sul sistema nervoso, effetti su altri tessuti del corpo ed effetti non specifici.

  • Studi su animali e persone, compresi studi che hanno utilizzato metodi per vedere cosa sta succedendo nel cervello (metodi di imaging), hanno dimostrato che l’agopuntura può influenzare la funzione del sistema nervoso.
  • L’agopuntura può avere effetti diretti sui tessuti in cui vengono inseriti gli aghi. Questo tipo di effetto è stato osservato nel tessuto connettivo.
  • L’agopuntura ha effetti non specifici (effetti dovuti ad aspetti incidentali di un trattamento, piuttosto che al suo meccanismo d’azione principale). Gli effetti non specifici possono essere dovuti alla fiducia del paziente nel trattamento, al rapporto tra medico e paziente o ad altri fattori non direttamente causati dall’inserimento degli aghi. In molti studi, il beneficio dell’agopuntura è stato maggiore quando veniva confrontato con l’assenza di trattamento, rispetto a quando veniva confrontato con procedure di agopuntura fittizie (simulate o false), come l’uso di un dispositivo che colpisce la pelle ma non la penetra. Questi risultati suggeriscono che effetti non specifici contribuiscono all’effetto benefico dell’agopuntura sul dolore o altri sintomi.

Prevenzione e benessere

L’agopuntura, come disciplina della medicina tradizionale cinese, si basa sull’idea di un equilibrio energetico nel corpo. Secondo questa filosofia, l’agopuntura può essere utilizzata per rafforzare le difese immunitarie dell’animale e mantenere l’equilibrio energetico prevenendo l’insorgenza di diverse patologie.

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Agopuntura per animali

In questo articolo vogliamo parlarvi di questa tecnica terapeutica, usata ormai da secoli in Medicina umana e da diverso tempo applicata anche in campo Veterinario. L’agopuntura per animali ha moltissime applicazioni e offre importanti risultati.

Evidenze scientifiche

Da diversi anni l’OMS (Organizzazione Mondiale della sanità) dopo numerosi studi controllati, ha pubblicato le indicazioni terapeutiche in cui è stata riscontrata una validità scientifica per questa antica pratica. Ciò significa che diversi studiosi hanno valutato gli effetti dell’agopuntura, su molti pazienti e per diverse patologie, e hanno riscontrato notevoli benefici.

Le applicazioni dell’agopuntura

L’agopuntura può considerarsi una valida alternativa  ai  trattamenti farmacologici antidolorifici e antinfiammatori, come scelta primaria  in pazienti molto anziani non in grado di tollerare i farmaci comunemente utilizzati o in associazione ad essi per ridurre al minimo le somministrazioni e i dosaggi.

La storia e i metodi

Le prime testimonianze dell’utilizzo dell’agopuntura in Cina risalgono al V millennio a.C.. Questa antica pratica si basa sull’infissione di aghi in acciaio molto sottili in punti specifici detti agopunti localizzati sulla superficie del corpo.

La medicina orientale, che non comprende solo l’agopuntura ma diverse tecniche diagnostiche e terapeutiche, mira a curare il soggetto nel suo insieme e non le singole malattie, in modo isolato. Secondo la medicina tradizionale cinese gli agopunti si distribuiscono lungo dei canali, i meridiani, che percorrono tutta la superficie e l’interno del corpo, trasportando l’energia, il Qi. L’energia vitale fluirebbe lungo una rete di canali, chiamati ‘meridiani’ e quindi, ogni patologia sarebbe riconducibile ad un blocco della circolazione energetica dovuto a un deficit o accumulo di energia. Infiggendo gli aghi, l’agopuntore riequilibra il flusso energetico che, se non scorre adeguatamente, genera i sintomi della malattia.
L’inserimento di piccoli aghi in punti specifici aiuta a riequilibrare le forze vitali e a riportare l’organismo alla sua funzionalità ottimale. L’agoinfissione è ben tollerata dalla maggior parte dei soggetti.

Ogni punto di agopuntura, quando stimolato, produce uno specifico effetto terapeutico grazie alla produzione di endorfine, ma è anche mediato dall’attivazione di una corrispondente area a livello del sistema nervoso centrale.

Agli aghi, una volta infissi, può essere applicato uno stimolatore elettrico a bassa intensità (elettroagopuntura) o un generatore di calore (moxibustione) in base alla patologia da trattare.

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